Il Museo delle Arti Turche e Islamiche è un'impressionante museo che combina opere turche e islamiche. Si trova nel Palazzo di Ibrahim Pasha, una delle strutture più importanti dell'architettura ottomana del XVI secolo, di fronte alla Moschea Blu nella piazza di Sultanahmet. È anche l'ultimo museo aperto durante il periodo ottomano. Nel museo ci sono manufatti turchi e islamici unici, come Corani manoscritti, miniature, tappeti antichi nelle sezioni dedicate ai tappeti, manoscritti, legno, vetro-metallo-ceramica ed etnografia.

Il museo è un museo di classe mondiale grazie alla tecnica di esposizione utilizzata, e nel museo sono esposti più di 40.000 pezzi di opere preziose del mondo turco-islamico dal 661 ad oggi.

Il museo è stato aperto per la prima volta nel 1914 nell'edificio Imaret all'interno del Complesso della Moschea di Süleymaniye. Tuttavia, in quel periodo, nonostante tutte le misure adottate, c'era un grande problema di furti in molte moschee, mescite, monasteri e tombe. Per questo motivo, sotto la direzione di Osman Hamdi Bey (un famoso pittore noto per il suo dipinto "L'addestratore di tartarughe" attualmente esposto al Museo Pera), vari manufatti raccolti da questi luoghi storici sono stati riuniti e un nuovo museo chiamato Museo delle Fondazioni Islamiche è stato istituito nello stesso luogo. Dopo la fondazione della Repubblica di Turchia, il nome del museo è stato cambiato in Museo delle Arti Turche e Islamiche.

Il museo è stato poi trasferito nella sua attuale sede nel Palazzo di Ibrahim Pasha, che è stato rinnovato nel 1520 da Solimano il Magnifico, nella piazza di Sultanahmet, proprio di fronte alla Moschea Blu. Nel museo ci sono sezioni dedicate ai tappeti, manoscritti, legno, vetro-metallo-ceramica ed etnografia. Più di 40.000 opere turche e islamiche uniche come manoscritti del Corano, miniature, tappeti antichi dal primo periodo dell'arte islamica fino al XX secolo sono esposti in queste sezioni. La maggior parte delle collezioni appartiene alle dinastie degli Omayyadi, Abbasidi, Mori, Selgiuchidi, Ilkhanidi, Mamelucchi, Timuridi e Safavidi, all'Impero Ottomano e a vari paesi del Caucaso. In particolare, i grandi tappeti e i tappeti tessuti e utilizzati sin dal periodo selgiuchide attirano l'attenzione.

Tappeti

Nella collezione di tappeti del museo, una collezione di tappeti unica al mondo, come i tappeti selgiuchidi, ottomani, anatolici, persiani e caucasici dal XV al XVII secolo, e i famosi tappeti di Uşak, è esposta. A causa della sua ricca collezione di tappeti, il museo è anche chiamato Museo dei Tappeti.

Opere di Metallo, Vetro e Ceramica

Opere di metallo, vetro e ceramica dal XII, XIII secolo e dall'ultimo periodo dell'Impero Ottomano sono esposte nella sezione di metallo, vetro e ceramica del museo. I rilievi in ceramica e gesso delle strutture selgiuchide e ottomane, le pitture murali salvate dai palazzi abbasidi, la pietra di Raqqa, il lavoro del legno e della pietra di vari periodi sono i primi ad attirare l'attenzione.

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